Tre regioni italiane figurano tra le prime dieci in Europa per livello di valore aggiunto industriale: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Escludendo il caso anomalo dell’Irlanda meridionale (non comparabile a causa degli insediamenti di imprese straniere motivati esclusivamente da ragioni fiscali), la Lombardia è, di fatto, la prima regione industriale in base alla classificazione NUTS2 dell’Unione Europea, con un valore aggiunto nel 2019 di 80,4 miliardi di euro, davanti alle due regioni tedesche di Stoccarda e dell’Oberbayern, pilastri, rispettivamente, dei due Länder del Baden-Württemberg e della Baviera.
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presentato da Romano Pisciotti