Capire le ragioni e le conseguenze può risolvere metà del problema, ma l’altra metà richiede azione.
La procrastinazione è un comportamento innescato dai nostri pensieri ed emozioni e aggravato da fattori ambientali, di salute e stile di vita.

Questo comportamento indesiderato influisce negativamente sulle nostre vite. Comprendere le ragioni e le loro conseguenze è il primo passo per superarlo. Il secondo passo consiste nell’intraprendere un’azione sistematica.

Questo comportamento negativo costringe a ritardare i compiti fino al punto di intenso disagio e ansia, portando alla depressione e ad altre situazioni di salute. La procrastinazione cronica può influire negativamente sulla creatività, produttività, salute e benessere.

Alcune persone usano la procrastinazione per far fronte allo stress e all’ansia, ma questa strategia disadattativa (autodistruttiva) può sostenere e intensificare quelle emozioni negative, portando a ulteriori sviluppi psicologici e fisiologici.

Gli interventi cognitivo-comportamentali possono ridurre efficacemente la procrastinazione, poiché la procrastinazione non è necessariamente un segno di pigrizia o mancanza di motivazione, ma potrebbe essere correlata a disfunzioni del sistema cognitivo e limbico.

Potremmo dedicare più tempo del necessario a compiti meno importanti, lasciando meno tempo per compiti importanti, con conseguente lavoro di qualità inferiore.

La procrastinazione cronica può limitare la nostra capacità di esplorare nuove idee e pensare fuori dagli schemi, soffocando la creatività e l’innovazione.

Dr Mehmet Yildiz
libera traduzione di Romano Pisciotti

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