L’articolo di Edward Lazear del 2005 “Entrepreneurship”, che discute la relazione tra imprenditorialità e un relativo equilibrio di capacità: è più probabile che gli specialisti avviino società? O i fondatori sono tipicamente “tuttofare?”

Lo studio di Lazear utilizza i dati della Stanford Graduate School of Business per fare la sua valutazione. In particolare, Lazear esamina se il numero di posizioni professionali, la gamma di classi di business school seguite e il rendimento scolastico tra le materie influenzano la probabilità di diventare un imprenditore.

Coloro che hanno sperimentato un numero maggiore di ruoli professionali avevano maggiori probabilità di diventare imprenditori. Infatti, solo il 3% di coloro che hanno ricoperto meno di 3 ruoli professionali è diventato imprenditore, contro quasi il 30% di coloro che hanno ricoperto oltre 16 posizioni diverse. È interessante notare che il passaggio da un’organizzazione all’altra ha ridotto la probabilità di diventare un imprenditore: i più propensi a diventare fondatori hanno assunto più ruoli all’interno della stessa organizzazione. Come spiega Lazear, “Non è vero che gli imprenditori sono quelli che non sanno stare fermi”.

I futuri imprenditori erano anche più propensi a frequentare una gamma più ampia di classi di business school e ad avere una minore varianza tra i loro voti migliori e peggiori in diversi campi.

Lazear offre un’interessante spiegazione del perché questo potrebbe essere il caso:

Alcuni processi di produzione sono molto complessi e richiedono molte competenze per produrre output. Altri sono relativamente semplici. Poiché il mondo è diventato complesso, per essere un imprenditore potrebbe essere necessaria una più ampia varietà di competenze. In una società agraria, un contadino non aveva bisogno di troppe capacità imprenditoriali per gestire la sua piccola fattoria e portare i suoi prodotti sul mercato. I fondatori della società moderna sono una razza diversa. Sono più che tecnici competenti; devono capire come creare un business mondiale.

Tradotto e presentato da 

Romano Pisciotti

Azienda&Impresa



 

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