Nelle principali città italiane, ci sono 1,1 milioni di edifici residenziali costruiti tra il 1946 e il 1989, che rappresentano il 13,5% dei quasi 8 milioni di edifici costruiti nello stesso periodo. In questi edifici sono presenti 6,3 milioni di abitazioni, pari al 28,9% dei 21,7 milioni di unità abitative totali, che richiedono urgenti interventi urbanistici, sociali ed edilizi.
Secondo l’obiettivo dell’Unione Europea di “ricostruire” ogni anno il 2% degli edifici esistenti nelle aree urbane, sarebbero necessari potenziali interventi per circa 36.300 edifici all’anno, pari al 2% degli 1,8 milioni di edifici residenziali presenti nelle principali città italiane, per un periodo di 30 anni, in particolare quelli costruiti tra il 1946 e la fine degli anni Ottanta.
La piena attuazione degli obiettivi Ue per l’innovazione nel settore abitativo potrebbe generare un impatto economico di 22,6 miliardi di euro all’anno.